Un viaggio nella Galilea di 2000 anni fa
“Vangelo secondo Maria” ci trasporta nella Galilea di 2000 anni fa, un luogo che, secondo il regista Paolo Zucca, ricorda la Sardegna antichissima con i suoi paesaggi, i suoi colori e i suoi silenzi. Un contesto suggestivo, ricco di tombe dei giganti, chiese paleocristiane, nuraghi, menhir e pietre sonore, che fa da sfondo alla storia di Maria, la protagonista del film.
La figura di Maria: un ritratto rivoluzionario
Zucca ridisegna la figura di Maria in modo rivoluzionario, presentandola come una giovane donna che non si accontenta di un ruolo passivo e sottomesso. Interpretata da Benedetta Porcaroli, Maria è una ragazza che lotta per la propria libertà e la propria identità, sfidando le convenzioni sociali e le leggi divine. Il film esplora i temi attuali della libertà di scelta negata alle donne e del loro ruolo marginale e subordinato nei contesti familiari e sociali.
Un’infanzia a Nazareth e un sogno di libertà
L’infanzia di Maria a Nazareth è segnata dalla sottomissione al padre padrone e dal divieto di imparare a leggere e scrivere. Ma Maria non si arrende: coltiva un sogno di libertà e conoscenza che la porta a cercare un’emancipazione dalla sua condizione. In Giuseppe, interpretato da Alessandro Gassmann, trova un “maestro di sapienza” e un complice che la aiuta a realizzare i suoi desideri.
Amore e libertà: un incontro inaspettato
Il rapporto tra Maria e Giuseppe, inizialmente un matrimonio di facciata, si trasforma in un amore profondo. Ma la loro felicità è minacciata dall’arrivo dell’angelo dell’annunciazione, che sconvolge i loro piani. Zucca descrive il film come una storia d’amore, dove il sentimento è il cuore pulsante della narrazione.
Un film attuale e necessario
“Vangelo secondo Maria” è un film attuale e necessario, che affronta temi importanti come la libertà di scelta, la lotta contro le disparità di genere e l’emancipazione femminile. Il regista, con un linguaggio cinematografico che unisce momenti intensi e drammatici ad atmosfere visionarie, oniriche e surreali, arricchisce la storia con note di leggerezza e scene da commedia all’italiana.
Un messaggio di speranza per il futuro
Paolo Zucca conclude con una frase che racchiude il messaggio del film: “quando donne e uomini avranno gli stessi diritti e le stesse opportunità smetteremo di fare film femministi”. Un messaggio di speranza per un futuro dove le donne e gli uomini potranno godere della stessa libertà e delle stesse opportunità.
Un’interpretazione fresca e originale
“Vangelo secondo Maria” è un film che osa rileggere in chiave moderna una storia millenaria, offrendo una prospettiva nuova e stimolante sulla figura di Maria. Il film di Zucca si pone come un’opera di denuncia sociale, ma anche come un messaggio di speranza per un futuro più equo e inclusivo.