Le ricerche in Val Fogarè
Il Soccorso Alpino di Belluno è stato allertato poco dopo mezzanotte, su segnalazione della moglie del turista tedesco. La donna, preoccupata perché la traccia Gps del marito era ferma nello stesso punto da diverse ore, ha contattato i Vigili del fuoco. L’uomo, partito ieri mattina da un Bed & Breakfast a Bolago diretto all’ostello in Valle Imperina, non era mai arrivato a destinazione. L’interruzione della traccia era avvenuta all’altezza della Val Fogarè.
Una squadra mista di 7 soccorritori e 3 vigili del fuoco ha iniziato a perlustrare la parte media e bassa della valle. Attorno alle 3 del mattino, sono stati individuati galleggianti nell’acqua, una felpa e dei soldi. Alle 6, appena ha fatto luce, le ricerche si sono intensificate: una squadra ha preso a perlustrare la parte alta delle sponde, per individuare il presumibile punto della scivolata, mentre una seconda composta da forristi e dai Saf risaliva la vallata.
Il ritrovamento del corpo
Una quarantina di metri più a monte, i soccorritori hanno poco dopo individuato il corpo senza vita in una vasca. Si pensa che l’uomo sia precipitato da una cinquantina di metri. Dalle prime ipotesi, il turista, che stava seguendo il Sentiero degli ospizi, trovandosi di fronte il torrente ingrossato da guadare, ha cercato di superarlo più a monte ed è scivolato.
La salma è stata caricata nella barella stagna dei forristi e calata con una piccola teleferica fino allo sbocco della valle. Non potendosi oltrepassare il Cordevole in piena, l’elicottero dei Vigili del fuoco la ha poi trasportata in località Salet, dove è stata affidata al carro funebre.
Considerazioni
La tragedia in Val Fogarè è un triste monito sulla pericolosità della montagna, anche in periodi apparentemente tranquilli. Il turista, nonostante fosse esperto di escursionismo, è stato vittima di un incidente che poteva essere evitato. La scelta di attraversare un torrente ingrossato, anche se a monte, è stata fatale. Il caso evidenzia l’importanza di valutare attentamente le condizioni del terreno e del meteo prima di intraprendere qualsiasi escursione in montagna, e di non sottovalutare i rischi, anche in situazioni che possono sembrare sicure. La tragedia, inoltre, dimostra l’importanza del lavoro svolto dai soccorritori del Soccorso Alpino e dei Vigili del fuoco, che si sono prodigati per ore in condizioni difficili per recuperare il corpo del turista. La loro professionalità e il loro coraggio sono fondamentali per garantire la sicurezza di chi si avventura in montagna.