Salva-casa approvato in cdm: Salvini “Una rivoluzione liberale, passiamo dal silenzio rigetto al silenzio assenso”
Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legge sul salva-casa, che introduce il silenzio assenso per le pratiche edilizie. Il vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, ha definito la misura una “rivoluzione liberale”, che “passa dal silenzio rigetto al silenzio assenso”.
“Molto soddisfatto dell’intervento, una volta pubblicato in Gazzetta Ufficiale entrerà nelle case di milioni di italiani in maniera risolutiva. E’ una rivoluzione liberale, passiamo dal silenzio rigetto al silenzio assenso”, ha dichiarato Salvini.
Il decreto legge, che dovrà ora essere convertito in legge dal Parlamento, prevede che in caso di silenzio da parte della pubblica amministrazione entro un termine stabilito, la pratica edilizia si intenda automaticamente approvata. Questa misura, secondo il governo, dovrebbe semplificare e velocizzare le procedure edilizie, favorendo così la riqualificazione del patrimonio immobiliare e lo sviluppo del settore edilizio.
“E’ una bellissima giornata non solo per i proprietari ma per tutto il settore edilizio”, ha sottolineato il ministro Salvini.
Il silenzio assenso: cosa cambia per i cittadini?
Con l’introduzione del silenzio assenso, i cittadini che intendono realizzare interventi edilizi non dovranno più attendere un’esplicita autorizzazione da parte della pubblica amministrazione. Se entro il termine stabilito non riceveranno una risposta, la loro pratica si intenderà automaticamente approvata. Questo dovrebbe significare tempi di attesa più brevi e una maggiore certezza giuridica per i cittadini.
Tuttavia, è importante sottolineare che il silenzio assenso non si applica a tutti gli interventi edilizi. Il decreto legge specifica le tipologie di interventi che rientrano nella nuova normativa. Inoltre, è possibile che la pubblica amministrazione, in alcuni casi, decida di non applicare il silenzio assenso e di richiedere comunque un’autorizzazione esplicita.
Le critiche al decreto legge
Nonostante le dichiarazioni positive del governo, il decreto legge sul salva-casa ha già suscitato critiche da parte di alcuni esponenti politici e di alcuni esperti del settore. Tra le principali critiche, si evidenzia il rischio di una deregulation che potrebbe portare a una diminuzione dei controlli e a un aumento degli abusi edilizi.
Inoltre, alcuni esperti sostengono che il silenzio assenso potrebbe non essere la soluzione ideale per velocizzare le procedure edilizie, in quanto potrebbe portare a un aumento dei contenziosi e a un aggravio del carico di lavoro per la pubblica amministrazione.
Un passo avanti o un rischio?
Il decreto legge sul salva-casa rappresenta un tentativo di semplificare e velocizzare le procedure edilizie, un obiettivo che, in linea di principio, può essere condiviso. Tuttavia, è importante valutare attentamente le possibili conseguenze negative di questa misura, come il rischio di una deregulation e di un aumento degli abusi edilizi. La chiave per il successo di questo intervento risiede nella capacità di trovare un equilibrio tra semplificazione e controllo, garantendo al contempo la tutela del territorio e la sicurezza dei cittadini.