Un’alba musicale in un’abside stellata
Il 24 maggio alle 21.30, l’abside di Sant’Apollinare in Classe, a Ravenna, si trasformerà in un palcoscenico per la musica sacra. La XXXV edizione di Ravenna Festival ospiterà l’esecuzione di La Creazione di Franz Joseph Haydn, un oratorio che celebra la meraviglia del Creato e ci riporta all’alba dei tempi.
L’abside, con il suo mosaico che ritrae Sant’Apollinare in una verdeggiante vallata sotto un cielo stellato, rappresenta un inno alla natura, un contesto ideale per un’opera che celebra la bellezza del mondo. Il titolo della XXXV edizione di Ravenna Festival, “E fu sera e fu mattina”, riecheggia le parole del libro della Genesi, che scandiscono i sette giorni della Creazione, e ci introduce al cuore del messaggio di Haydn.
L’Accademia Bizantina celebra 40 anni di attività
L’esecuzione di La Creazione sarà affidata all’Accademia Bizantina, un’orchestra ravennate che quest’anno celebra 40 anni di attività. Sotto la direzione musicale di Ottavio Dantone, l’Accademia Bizantina si unirà al Philharmonia Chor Wien, preparato da Walter Zeh, per un’esibizione che promette di essere emozionante.
Il soprano Charlotte Bowden interpreterà sia l’arcangelo Gabriele che Eva, il tenore Martin Vanberg vestirà i panni (alati) di Uriel, e Andre Morsch sarà Raphael e il primo uomo, Adam. La performance sarà trasmessa in diretta streaming su ravennafestival.live, rendendo accessibile a tutti questo evento musicale di grande valore.
Un’opera che celebra la bellezza e la fragilità del mondo
La Creazione, eseguita per la prima volta a Vienna nel 1799, è un’opera che affida alle voci dei tre arcangeli, Raffaele, Gabriele e Uriele, la narrazione della Creazione. Ai recitativi si alternano squarci sinfonici che evocano venti, folgori, neve e rugiada, in una serie di pennellate sonore in cui Haydn dispiega tutta la sua inventiva, come fa anche nel canto degli uccelli o nello strisciare dei serpenti.
In un’epoca in cui l’uomo è sempre più consapevole del suo impatto sul mondo, l’esecuzione di La Creazione ci ricorda la bellezza e la fragilità del Creato. L’opera ci invita a riflettere sul nostro rapporto con il mondo e sulla necessità di trovare un nuovo equilibrio, un messaggio particolarmente attuale in un momento in cui il nostro pianeta è minacciato da numerose crisi.
Un’opera che parla al cuore e alla mente
La Creazione di Haydn è un’opera che ci coinvolge a livello emotivo e intellettuale. La musica di Haydn, ricca di melodie evocative e di armonie potenti, ci trasporta in un viaggio attraverso la creazione del mondo, suscitando in noi un senso di meraviglia e di gratitudine. Ma l’opera ci invita anche a riflettere sul nostro ruolo nel mondo e sulla nostra responsabilità nei confronti del Creato.