Punti di contatto con Le Pen
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha riconosciuto l’esistenza di punti in comune con Marine Le Pen, leader del Rassemblement National francese, su temi come la lotta all’immigrazione illegale, l’approccio alla transizione verde e la difesa dell’identità europea. Durante il Festival dell’Economia, Meloni ha dichiarato: “Con Marine Le Pen ci sono dei punti in comune, è evidente, sul contrasto all’immigrazione illegale, sull’approccio alla transizione verde, sulla difesa della identità europea, ci sono dei punti di contatto”.
Nessuna unificazione dei gruppi politici
Meloni ha tuttavia escluso la possibilità di un’unificazione tra il gruppo dei Conservatori europei e Riformisti (ECR), a cui appartiene Fratelli d’Italia, e il gruppo Identità e Democrazia (ID), di cui fa parte il Rassemblement National. “Vox sta nei conservatori, come FdI, e non credo che cambierà gruppo, Le Pen è in Id e non credo che cambi gruppo. Non c’è in vista alcuna forma di unificazione fra il partito conservatori e Id”, ha precisato Meloni.
Collaborazione su temi specifici
Nonostante l’esclusione di un’unificazione, Meloni ha sottolineato la possibilità di una collaborazione su temi specifici: “Ciò non toglie che su alcuni temi si possa collaborare come già avviene. In Ue capita che partiti da famiglie politiche diverse si ritrovino votare insieme sugli stessi dossier”.
Collaborazione e convergenze
Le dichiarazioni di Meloni evidenziano una crescente convergenza di posizioni tra partiti di destra e sovranisti in Europa, soprattutto su temi come l’immigrazione e l’identità nazionale. Questa convergenza potrebbe portare a una maggiore collaborazione tra questi partiti, anche se non necessariamente a un’unificazione formale. È interessante notare come Meloni, pur riconoscendo i punti di contatto con Le Pen, escluda una fusione dei gruppi politici, probabilmente per evitare di alimentare le accuse di estremismo e di creare un’alleanza troppo esplicita con partiti considerati di estrema destra. La scelta di concentrarsi sulla collaborazione su temi specifici potrebbe essere un modo per mantenere un certo distacco e al contempo ottenere risultati concreti in ambito europeo.