La richiesta di Petro
Il presidente della Colombia, Gustavo Petro, ha sollecitato il Parlamento ad approvare con urgenza un progetto di legge che permetta di aumentare il tetto di indebitamento pubblico di altri 17 miliardi di dollari. L’obiettivo è rifinanziare le scadenze del debito già esistente, evitando così un potenziale default o la dichiarazione dell’emergenza economica.
Le motivazioni di Petro
Petro ha sottolineato che il progetto non è finalizzato a finanziare il suo governo, ma a rifinanziare il debito attuale con nuovo debito, possibilmente meno costoso. “E’ quello che fanno tutti i governi per rifinanziare il debito ed evitare il crollo degli investimenti pubblici”, ha affermato in un post su X.
Le conseguenze del rifiuto
Se il progetto non verrà approvato, Petro ha avvertito che la Colombia rischia il default o che lui sarà costretto a decretare l’emergenza economica. L’opposizione è stata invitata ad unirsi alla maggioranza in nome della “responsabilità fiscale”.
Il debito colombiano
Secondo dati ufficiali, il debito estero della Colombia è pari al 54,1% del PIL, equivalente in termini nominali a oltre 200 miliardi di dollari (114 corrispondenti al settore pubblico e 83 al settore privato). Il governo punta a rifinanziare almeno 17 miliardi di dollari.
Un’emergenza economica?
La situazione in Colombia è complessa. Il rischio di default è reale, e le conseguenze per l’economia colombiana sarebbero gravi. Petro ha ragione a chiedere un’azione urgente, ma la sua scelta di minacciare l’emergenza economica potrebbe non essere la soluzione migliore. La dichiarazione di emergenza potrebbe portare a una perdita di fiducia negli investitori e a un aumento dei tassi di interesse, rendendo ancora più difficile la ristrutturazione del debito. È importante che il Parlamento si assuma la responsabilità e approvi il progetto di legge, ma è anche necessario che il governo si impegni a mettere in atto misure concrete per ridurre il debito pubblico e migliorare la sostenibilità fiscale del paese.