La visita di Machado e la chiusura del ristorante
Il governo del presidente venezuelano Nicolás Maduro, in corsa per un terzo mandato di 6 anni alle elezioni del 28 luglio, ha fatto chiudere un piccolo ristorante dopo che le due proprietarie si erano fatte filmare con la leader dell’opposizione María Corina Machado. L’ex deputata conservatrice, al seguito della campagna elettorale del candidato presidenziale da lei sostenuto, Edmundo González Urrutia, ha fatto tappa nello Stato di Apure, dove è stata accolta da una grande folla per le strade.Qui si è fermata per fare colazione in una tipica taverna rurale, nel paesino di Corozo Pando, venendo ricevuta con entusiasmo da due sue simpatizzanti, che hanno documentato il momento con un video. Nelle immagini si sente Machado ricordare di aver mangiato in passato del cibo delizioso in quel locale, mentre le donne l’abbracciano e la incitano a continuare la sua battaglia politica.La gioia però è durata poco. Qualche minuto dopo che Machado se n’era già andata, sono arrivati gli agenti del Servizio nazionale integrato dell’amministrazione doganale e fiscale (Seniat) per chiudere la trattoria, sostenendo che non aveva i documenti in regola.
Reazioni e critiche
La chiusura del ristorante è stata immediatamente condannata da diversi esponenti dell’opposizione, che l’hanno definita un atto di repressione e intimidazione. “Questo è il volto del regime di Maduro”, ha dichiarato il candidato presidenziale Edmundo González Urrutia, “un regime che cerca di silenziare ogni voce critica e di soffocare la libertà di espressione”.Anche organizzazioni internazionali come Human Rights Watch e Amnesty International hanno espresso preoccupazione per l’episodio, sottolineando come la chiusura del ristorante sia un’ulteriore prova della crescente repressione del governo Maduro nei confronti dei suoi oppositori.
Il contesto politico
La vicenda si inserisce in un contesto politico sempre più teso in Venezuela, dove il governo di Maduro è alle prese con una grave crisi economica e sociale. Le elezioni presidenziali del 28 luglio sono considerate cruciali per il futuro del paese, e si prevede che saranno caratterizzate da una forte competizione tra il governo e l’opposizione.L’opposizione, che si presenta divisa in diversi gruppi, accusa il governo di Maduro di essere responsabile della crisi economica e di aver instaurato un regime autoritario. Il governo, da parte sua, accusa l’opposizione di essere sostenuta da potenze straniere e di cercare di destabilizzare il paese.
La libertà di espressione e l’uso del potere
La chiusura del ristorante, pur motivata con la mancanza di documenti in regola, appare come un atto di intimidazione e repressione nei confronti di un’attività commerciale che ha ospitato un esponente dell’opposizione. Questo episodio evidenzia come il governo di Maduro stia cercando di controllare il dibattito pubblico e di limitare la libertà di espressione, anche attraverso l’uso del potere economico. È importante che la comunità internazionale continui a monitorare la situazione in Venezuela e a chiedere al governo di Maduro di rispettare i diritti umani e le libertà fondamentali dei cittadini.