La Corte Costituzionale si pronuncia sul payback dei dispositivi medici
La Corte Costituzionale ha fissato per domani, 22 maggio, l’udienza pubblica di discussione dei ricorsi rimessi dal Tar alla sua attenzione per la questione del payback dei dispositivi medici. La Consulta dovrà chiarire se le aziende dovranno pagare circa un miliardo per gli sforamenti del tetto di spesa per gli anni 2015-2018.
La questione è nata da un’ordinanza del Tar Lazio che ha sollevato la questione di legittimità costituzionale del payback, un meccanismo che prevede il rimborso da parte delle aziende di eventuali eccedenze rispetto al tetto di spesa stabilito per i dispositivi medici. Il Tar ha ritenuto che il payback violi il principio di certezza del diritto e di buon andamento della pubblica amministrazione, in quanto costringerebbe le aziende a pagare per sforamenti avvenuti in passato, su cui non avevano alcun controllo.
Le aziende si aspettano la dichiarazione di incostituzionalità
Le aziende del settore, rappresentate da Pmi Sanità, si aspettano che la Corte Costituzionale dichiari incostituzionale il payback. Il presidente dell’associazione, Gennaro Broya de Lucia, ha dichiarato nelle scorse settimane: “Siamo sicuri che il payback dispositivi medici abbia i giorni contati. La sua incostituzionalità, infatti, non potrà che essere decisa il prossimo 22 maggio nel corso dell’udienza fissata dalla Consulta per discutere dell’ordinanza del Tar Lazio che, per prima, ha sollevato la questione di legittimità di un dispositivo assurdo: un marchiano errore normativo che va ad incidere su rapporti contrattuali già chiusi e cristallizzati.”
Secondo Broya de Lucia, il payback è un meccanismo iniquo e dannoso per le aziende, che le costringe a pagare per errori del passato e impedisce loro di pianificare in modo sicuro gli investimenti futuri. La decisione della Corte Costituzionale avrà un impatto significativo sul settore dei dispositivi medici e sulla gestione della spesa sanitaria pubblica.
Considerazioni
La decisione della Corte Costituzionale sul payback dei dispositivi medici avrà un impatto significativo sul settore sanitario. Se la Consulta dovesse dichiarare incostituzionale il payback, ciò avrebbe importanti implicazioni per le aziende del settore e per la gestione della spesa sanitaria pubblica. È importante sottolineare che il payback è un meccanismo complesso, con implicazioni di natura economica, giuridica e politica. La decisione della Corte Costituzionale dovrà tenere conto di tutti questi aspetti, garantendo un equilibrio tra il diritto delle aziende alla certezza del diritto e il diritto dei cittadini ad avere accesso a cure adeguate e di qualità. L’udienza di domani sarà un momento chiave per il futuro del payback dei dispositivi medici e per il sistema sanitario italiano. Sarà importante seguire con attenzione l’esito della discussione e le motivazioni che la Corte Costituzionale fornirà nella sua decisione.