Pittelli condannato per concorso esterno in associazione mafiosa
Il Tribunale di Vibo Valentia ha condannato a 11 anni di reclusione l’ex parlamentare di Forza Italia Giancarlo Pittelli per concorso esterno in associazione mafiosa. La sentenza è stata emessa al termine del processo ‘Rinascita Scott’, che ha visto coinvolti 338 imputati, tra cui esponenti di spicco delle cosche di ‘ndrangheta del vibonese. Pittelli, secondo l’accusa, avrebbe messo a disposizione della cosca Mancuso la sua rete di relazioni in politica, magistratura e forze dell’ordine, consentendo alla ‘ndrangheta di rafforzare il suo potere criminale.
Le accuse contro Pittelli
Secondo il collegio giudicante, Pittelli avrebbe fornito alla cosca Mancuso “un contributo causale determinante, travalicando nettamente i limiti dell’incarico professionale”. Luigi Mancuso, in particolare, si rivolgeva a Pittelli sapendo di poter contare sulla fitta rete di relazioni del difensore e politico navigato, onde consolidare il radicamento e la forte penetrazione della ‘ndrangheta in ogni settore della società civile: nella magistratura, nelle forze dell’ordine, nelle università, negli ospedali più rinomati, nei servizi segreti, nella politica, negli affari, nelle banche, consentendo così alla cosca di rafforzare il proprio potere criminale.”
L’influenza di Pittelli
Mancuso, affermano ancora i giudici, si rivolgeva a Pittelli “per risolvere le questioni più disparate, quand’anche legate a banali e necessariamente illecite contingenze. Dalla richiesta di reperire il vino per la festa di laurea della figlia alla necessità di assumere il mandato difensivo di imprenditori vicini al capo come Rocco Delfino, Alfonso Annunziata o Giuseppe Cosentino. E Pittelli si è sempre mostrato disponibile a ogni richiesta del capo.”
L’impatto della sentenza
La condanna di Pittelli rappresenta un duro colpo per la ‘ndrangheta e un segnale importante nella lotta contro la criminalità organizzata. La sentenza dimostra che la ‘ndrangheta ha cercato di infiltrarsi in tutti i settori della società, e che è necessario un impegno costante per contrastare la sua influenza.