L’elogio di Gravina: “Atalanta orgoglio italiano”
“Atalanta orgoglio italiano! Congratulazioni alla famiglia Percassi, a tutta la dirigenza, allo staff tecnico e ai calciatori: questo trionfo culmina il travolgente percorso di crescita del club bergamasco.” Con queste parole, il presidente della Figc Gabriele Gravina ha espresso il suo entusiasmo per la vittoria dell’Atalanta in Europa League, celebrando il successo del club bergamasco come un simbolo di orgoglio per il calcio italiano.
Un percorso di crescita e di successi
Gravina ha sottolineato la lungimiranza della gestione Percassi, che ha saputo costruire un progetto solido e vincente, basato su una visione a lungo termine. Anni di lavoro costante hanno portato l’Atalanta a diventare una delle squadre più competitive d’Italia e d’Europa, conquistando la fiducia dei tifosi e la stima degli addetti ai lavori.
Il bel gioco e la valorizzazione dei talenti
Il presidente della Figc ha inoltre evidenziato il bel gioco espresso dall’Atalanta, che ha saputo conquistare il pubblico con un calcio offensivo e spettacolare. La valorizzazione dei talenti è stata un altro elemento chiave del successo del club, che ha saputo lanciare giovani promesse e costruire una squadra competitiva e affiatata.
Un trionfo che resterà nella storia
La vittoria dell’Europa League rappresenta un traguardo storico per l’Atalanta, che si conferma come una delle squadre più in ascesa del panorama calcistico internazionale. Il successo del club bergamasco è un esempio di come una gestione oculata, un progetto solido e la passione per il calcio possano portare a risultati straordinari.
Un esempio di successo per il calcio italiano
La vittoria dell’Atalanta in Europa League rappresenta un segnale positivo per il calcio italiano, dimostrando che anche le squadre di provincia possono raggiungere traguardi importanti a livello internazionale. Il successo del club bergamasco è un esempio di come una gestione oculata, un progetto solido e la passione per il calcio possano portare a risultati straordinari.