Protesta al carcere di Benevento
Una protesta è scoppiata nel carcere di Benevento dopo il rifiuto di un medico della Asl di visitare un detenuto. La protesta ha visto momenti di concitazione con la rottura di alcune vetrate le cui schegge hanno ferito lievemente due agenti di polizia. Il direttore del carcere di Benevento, Gianfranco Marcello, ha confermato l’accaduto all’ANSA, precisando che non c’è stata alcuna colluttazione o aggressione da parte dei detenuti verso gli agenti. La protesta è rientrata dopo un breve periodo di tensione.
Le cause della protesta
Secondo il direttore Marcello, la protesta è stata scatenata dalla frustrazione dei detenuti per la mancanza di assistenza medica. Il sovraffollamento del carcere, che ospita quasi il doppio dei detenuti previsti, aggrava la situazione, rendendo difficile la gestione delle richieste di assistenza medica.
La risposta del carcere
Nonostante la situazione difficile, il personale del carcere ha mostrato grande professionalità e ha gestito la situazione con calma e fermezza. Dopo la protesta, gli stessi detenuti hanno collaborato alla pulizia e al ripristino dei locali danneggiati.
Le conseguenze della protesta
Due agenti di polizia sono rimasti lievemente feriti a causa delle schegge di vetro. Sono stati medicati in ospedale e hanno fatto rientro a casa per ulteriori controlli.
Il sovraffollamento carcerario: un problema cronico
L’episodio di Benevento mette in luce un problema cronico del sistema carcerario italiano: il sovraffollamento. La mancanza di risorse e di personale rende difficile garantire un’adeguata assistenza medica e un trattamento dignitoso ai detenuti. Questo problema non solo crea tensioni e disordini all’interno delle carceri, ma rappresenta anche una violazione dei diritti umani dei detenuti.