Meloni a Vox: “L’Europa deve ritrovare orgoglio e identità”
Giorgia Meloni ha partecipato in video alla convention di Vox a Madrid, il partito di estrema destra spagnolo, ribadendo la necessità di un’Europa “che ritrovi orgoglio e identità”. La premier italiana ha criticato le scelte dell’ultima legislatura europea a traino socialista, definendole “sbagliate” e “controproducenti”. Meloni ha rilanciato il sogno di una maggioranza tutta di centrodestra a Bruxelles, che metta fine alle “alleanze innaturali” che hanno governato finora.
La leader di Fratelli d’Italia ha ribadito il suo impegno a difendere i valori tradizionali, come la famiglia e la difesa delle imprese e degli agricoltori da concorrenti che non hanno regole. Ha inoltre espresso la sua contrarietà alle teorie gender e all’immigrazione incontrollata.
“Sono la prima presidente del Consiglio di destra, la prima donna”, ha rivendicato Meloni, respingendo al mittente le accuse di volere “distruggere l’Europa”. La premier ha sottolineato che le critiche ricevute non hanno fatto che “rafforzarci” e che la sua posizione è diversa da quella del 2021, quando aveva gridato “yo soy Giorgia” alla convention di Vox.
Le critiche di Schlein e Italia Viva
Elly Schlein, leader del Partito Democratico, ha replicato alle parole di Meloni, accusandola di “cancellare la libertà delle persone”. Schlein ha sottolineato che Meloni, dopo un anno e mezzo al governo, sta “cancellando la libertà delle persone”, mentre si presenta in Spagna come paladina dell’identità europea.
Anche Italia Viva ha criticato le posizioni di Meloni, definendole “strumentali”. Il partito di Matteo Renzi ha accusato Meloni di “aprire le braccia a Marine Le Pen e a Viktor Orban”, dopo aver “abbracciato una Von der Leyen oggi ammaccata, e per questo rapidamente scaricata”.
Le divisioni nel centrodestra
Il dibattito si è acceso anche sull’alleanza con Marine Le Pen e Viktor Orban. Matteo Salvini, leader della Lega, ha chiesto un’alleanza di “tutti i partiti alternativi alla sinistra”, anche in Italia, confermando l’indisponibilità ad alleanze con i socialisti o con Emmanuel Macron.
Lo scenario auspicato da Salvini è condiviso anche dal ministro della Difesa, Guido Crosetto, che ha dichiarato di sperare in un’alleanza che comprenda il centrodestra e la destra. Tuttavia, Forza Italia e i moderati non sono d’accordo. Il perno a Bruxelles, secondo il loro ragionamento, rimane il Ppe, che sarà con ogni probabilità il gruppo più numeroso, e le intese non si possono fare con chi “è ostile all’Europa”, come Le Pen.
Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia, ha ribadito che non ci sono margini di dialogo con Le Pen, nonostante i segnali di riavvicinamento tra la leader del Rassemblement National e la premier italiana.
Milei e Orban al centro dell’attenzione
La convention di Vox ha visto anche la partecipazione di Viktor Orban, il premier ungherese, e di Javier Milei, il leader del movimento libertario argentino. Orban ha invitato i “patrioti” a “occupare Bruxelles”, mentre Milei ha attaccato la moglie di Pedro Sanchez, definendola “corrotta”.
L’intervento di Milei ha scatenato una crisi diplomatica con la Spagna, che ha convocato l’ambasciatore argentino. L’Alto rappresentante per la Politica estera della Ue, Josep Borrell, ha condannato le parole di Milei, definendole “inaccettabili” e “offensive”.
L’Europa al bivio
L’intervento di Meloni a Vox evidenzia le profonde divisioni che attraversano l’Europa, tra chi si batte per un’Europa unita e solidale e chi, invece, punta su un’Europa degli Stati nazionali. Il dibattito sulle alleanze e sulle priorità per le prossime elezioni europee si preannuncia acceso, con il rischio di un’ulteriore polarizzazione del panorama politico continentale.