Forza Italia contro il redditometro
Forza Italia si è detta contraria al possibile utilizzo del redditometro, sollevando dubbi sulla compatibilità della misura con il provvedimento del concordato preventivo contenuto nella delega fiscale.
Perplessità e verifiche
Fonti del partito hanno espresso perplessità sulla misura, sottolineando che i dirigenti azzurri stanno verificando con il governo le motivazioni alla base di questa scelta. Non è chiaro, infatti, come il redditometro possa essere conciliato con il concordato preventivo, uno strumento che mira a facilitare la ristrutturazione dei debiti per le imprese in difficoltà.
Il concordato preventivo
Il concordato preventivo è un istituto giuridico che consente alle imprese in difficoltà finanziarie di concordare con i propri creditori un piano di ristrutturazione del debito, evitando il fallimento. La delega fiscale, approvata dal Parlamento nel 2023, prevede l’introduzione di misure volte a semplificare e rendere più efficiente il sistema fiscale italiano, tra cui il concordato preventivo.
Il ruolo del redditometro
Il redditometro è uno strumento utilizzato dall’Agenzia delle Entrate per verificare la coerenza tra il reddito dichiarato dai contribuenti e i loro consumi e spese. L’utilizzo del redditometro è stato introdotto nel 2011 e ha suscitato diverse polemiche, con molti che lo considerano un sistema intrusivo e poco efficace.
Considerazioni
L’opposizione di Forza Italia al redditometro solleva un punto cruciale: la compatibilità tra le diverse misure fiscali e la loro efficacia nel raggiungimento degli obiettivi prefissati. Il concordato preventivo mira a sostenere le imprese in difficoltà, mentre il redditometro punta a contrastare l’evasione fiscale. È fondamentale che il governo chiarisca come intende conciliare queste due misure, garantendo al contempo la coerenza del sistema fiscale italiano.