Un trionfo per la cucina italiana in Brasile
La Guida Michelin 2024 è tornata in Brasile dopo quattro anni di assenza e la cucina italiana si è confermata protagonista, con ben tre ristoranti stellati a Rio de Janeiro e San Paolo. Tra i nuovi arrivati, spicca Fame Osteria di Marco Renzetti, tempio della cucina classica italiana a San Paolo, che ha conquistato la sua prima stella Michelin. A Rio de Janeiro, il ristorante Cipriani, all’interno dell’iconico hotel Copacabana Palace, ha riconfermato la sua stella, mantenendo alta la bandiera della tradizione tricolore.
San Paolo: un hub del gusto italiano
San Paolo si conferma un vero e proprio hub del gusto italiano, con numerosi ristoranti che propongono menù tricolori. Tra questi, Borgo Mooca, rifugio gastronomico sotto la guida dello chef Matheus Zanchini, e Simone Ristorante, locale che prende il nome dallo chef e proprietario Simone Paratella, piemontese doc. Anche Bottega Bernacca, tra i locali raccomandati, offre un’esperienza culinaria italiana di alto livello.
Zena Cucina: un omaggio a Genova
Tra i Bib Gourmand, categoria preferita da chi cerca un buon rapporto qualità-prezzo, spicca il ristorante Zena Cucina. Questo locale, un omaggio a Genova, propone le sue imperdibili focacce e altri piatti tipici della tradizione ligure.
Un’ondata di italianità in Brasile
La presenza di così tanti ristoranti italiani premiati dalla Guida Michelin è un segno evidente della crescente popolarità della cucina italiana in Brasile. La passione per il gusto italiano, la qualità degli ingredienti e la tradizione culinaria italiana continuano a conquistare il palato dei brasiliani.
La cucina italiana: un’ambasciatrice del gusto
La presenza di così tanti ristoranti italiani premiati dalla Guida Michelin è un segno tangibile dell’influenza e dell’apprezzamento della cucina italiana in Brasile. È un’ambasciatrice del gusto, capace di conquistare palati diversi con la sua tradizione, la sua semplicità e la sua capacità di adattarsi a nuove culture e ingredienti. Questo successo rappresenta un’ulteriore conferma della versatilità e dell’attrattiva della cucina italiana in un contesto globale.