Tragedia nel torrente Esino
Un uomo di 33 anni è morto oggi pomeriggio dopo essere stato trascinato da un mulinello nel torrente Esino, in provincia di Lecco, mentre praticava canyoning. L’incidente è avvenuto poco prima di mezzogiorno, quando l’uomo, mentre scendeva lungo il torrente, è caduto in un mulinello e non è più riuscito a risalire.
Immediatamente sono scattati i soccorsi, con l’intervento di vigili del fuoco, carabinieri, personale sanitario e l’elisoccorso. Il 33enne è stato recuperato e trasportato in gravissime condizioni all’ospedale di Lecco, ma a nulla sono servite le manovre di rianimazione. L’uomo è deceduto poco dopo il suo arrivo in ospedale.
Il canyoning: una disciplina pericolosa
Il canyoning è una disciplina che consiste nello scendere in gole (canyon appunto) che si trovano lungo torrenti solo con l’aiuto di corde. Si tratta di un’attività che richiede un’alta preparazione fisica e tecnica, nonché una profonda conoscenza delle tecniche di sicurezza. Nonostante le precauzioni, il canyoning rimane un’attività pericolosa, come dimostra la tragedia di oggi.
Indagine in corso
Le autorità stanno indagando sull’incidente per accertarne le cause. Le indagini si concentreranno sulle condizioni meteorologiche al momento dell’incidente, sull’esperienza del 33enne e sulla correttezza delle attrezzature utilizzate.
Riflessioni sulla sicurezza
La tragedia di oggi è un monito sulla pericolosità del canyoning, anche per chi è esperto. E’ fondamentale che chi pratica questa attività sia consapevole dei rischi e adotti tutte le misure di sicurezza necessarie. Inoltre, è importante che le autorità competenti garantiscano la sicurezza dei sentieri e dei torrenti utilizzati per il canyoning, con controlli periodici e la segnalazione di eventuali pericoli.