La democrazia afascista: un’analisi critica del presente
Il saggio “Democrazia afascista” di Gabriele Pedullà e Nadia Urbinati, edito da Feltrinelli nella collana Scintille, si presenta come un’analisi critica e approfondita dell’evoluzione del sistema democratico verso forme autoritarie, con un focus particolare sull’Italia. Il libro, frutto della collaborazione tra il docente di Letteratura Italiana all’Università di Roma Tre, Gabriele Pedullà, e la docente di Teoria Politica alla Columbia University di New York, Nadia Urbinati, affronta un tema di grande attualità, offrendo un’analisi lucida e illuminante del presente politico.
Gli autori, nel loro lavoro, introducono il concetto di “democrazia afascista”, definendola come una forma politica caratterizzata da una serie di elementi specifici. Tra le caratteristiche principali di questa forma di governo, gli autori individuano:
- Avalorità: la democrazia afascista si presenta come una forma politica svuotata di valori, dove i principi etici e morali che dovrebbero guidare la società vengono messi in discussione o addirittura ignorati.
- Ipermaggioritarismo: l’enfasi è posta sulla volontà della maggioranza, senza considerare i diritti e le esigenze delle minoranze.
- Notabilismo: il potere è concentrato nelle mani di una ristretta élite di figure di spicco, spesso prive di un reale contatto con la realtà sociale.
- Aconflittualità: il dissenso e la critica vengono visti come una minaccia al sistema, e l’opposizione politica è spesso demonizzata e marginalizzata.
Pedullà e Urbinati, nel loro saggio, dimostrano come l’ascesa della democrazia afascista sia un fenomeno in atto da tempo, con le sue radici negli anni Settanta del secolo scorso. La crisi di alcuni dei principi ispiratori delle carte costituzionali introdotte all’indomani del secondo conflitto mondiale non riguarda soltanto l’Italia o i paesi che hanno sperimentato un governo totalitario, ma è riscontrabile ormai in molti altri Stati con ordinamenti democratici, tanto da indurre studiosi e opinionisti a parlare di un backlash (arretramento) della democrazia verso forme autoritarie.
L’Italia come caso emblematico
Il libro dedica particolare attenzione all’Italia, paese dove il fascismo è nato e dove, secondo gli autori, l’ascesa della democrazia afascista è particolarmente evidente. Gli autori sottolineano come le elezioni del 2022, che hanno visto la vittoria di un partito ereditario di formazioni politiche apertamente nostalgiche del Ventennio, rappresentino un momento cruciale in questo processo.
Il saggio di Pedullà e Urbinati è un’analisi lucida e rigorosa di un fenomeno complesso e preoccupante. Attraverso un’attenta lettura della storia e del presente, gli autori offrono un quadro chiaro e dettagliato della democrazia afascista, invitando il lettore a riflettere sulle sfide che la democrazia contemporanea è chiamata ad affrontare.
Una chiamata all’azione
“Democrazia afascista” non è solo un’analisi critica, ma anche una chiamata all’azione. Gli autori invitano il lettore a riflettere sulle sfide che la democrazia contemporanea è chiamata ad affrontare, a non dare per scontati i valori e i principi su cui si fonda la società libera e a impegnarsi per la difesa della democrazia. Il libro rappresenta un importante contributo al dibattito pubblico su un tema cruciale per il futuro della società.