La scintilla social
Un’ondata di commenti ironici e sarcastici ha invaso i social network dopo che Adelphi ha pubblicato un post che metteva a confronto la copertina della nuova edizione de Le metamorfosi di Franz Kafka pubblicata da Marsilio con quella de Il processo, pubblicata dalla stessa Adelphi nel 2020. Entrambe le copertine presentano un disegno di Kafka che ritrae un uomo a letto, forse dopo un incubo. La didascalia di Adelphi recitava: “ricorda qualcosa…”
La replica di Marsilio
La replica di Chiara Valerio, editor di Marsilio, non si è fatta attendere. Su Facebook, ha replicato: “viene da qui, ma ricorda ovviamente…” e ha aggiunto le indicazioni del retro di copertina de Le metamorfosi (Franz Kafka, Quaderno nero, disegni. The National Library of Israel, Max Brod Archive) e la foto di copertina del libro di Adelphi, I disegni di Kafka, con cui l’editore nel 2022 ha pubblicato il corpus integrale dei disegni di Kafka.
La polemica social
Lo scambio social ha innescato una serie di commenti da parte degli utenti. Un utente ha scritto: “Rispondere con superbia quando si è in difetto non appare bene”. A cui Chiara Valerio ha replicato: “non c’è superbia. non ce ne siamo accorti. l’ho scoperto solo ieri sera”.
Un caso di somiglianza o plagio?
La questione sollevata dal post di Adelphi è stata interpretata da alcuni come una critica velata alla scelta della copertina di Marsilio. La somiglianza tra le due copertine è innegabile, ma è difficile stabilire se si tratti di una coincidenza o di un plagio. La replica di Chiara Valerio ha messo in evidenza la fonte del disegno di Kafka, che è stato pubblicato in precedenza da Adelphi in un volume dedicato ai disegni dello scrittore. Tuttavia, la scelta di utilizzare lo stesso disegno per due copertine diverse, anche se di libri diversi, ha suscitato perplessità.
Il dibattito sulla proprietà intellettuale
Il caso della copertina di Kafka ha riaperto il dibattito sulla proprietà intellettuale e l’utilizzo di immagini e disegni in ambito editoriale. La questione è complessa e non esiste una risposta univoca. La somiglianza tra le due copertine potrebbe essere considerata un caso di plagio, soprattutto se la scelta del disegno è stata fatta consapevolmente. Tuttavia, la fonte del disegno è stata dichiarata e la sua pubblicazione precedente in un volume dedicato ai disegni di Kafka potrebbe essere considerata una giustificazione per la sua riproduzione. In definitiva, la questione è di natura etica e dipende dalla valutazione soggettiva di ogni lettore.
La sottile linea tra ispirazione e plagio
Il caso della copertina di Kafka solleva un interrogativo complesso: qual è il confine tra l’ispirazione e il plagio? Utilizzare un’immagine già esistente per una nuova pubblicazione può essere considerato un omaggio o un’appropriazione indebita? La risposta non è semplice e dipende da una serie di fattori, tra cui l’intenzione dell’autore, la fonte dell’immagine e il contesto in cui viene utilizzata. In questo caso, la somiglianza tra le due copertine è evidente, ma è difficile stabilire se si tratta di un’ispirazione consapevole o di un’appropriazione indebita. La replica di Chiara Valerio ha evidenziato la fonte del disegno, ma la scelta di utilizzarlo per due copertine diverse, anche se di libri diversi, ha suscitato perplessità. La questione rimane aperta e suscita riflessioni sul ruolo dell’originalità e della creatività nel mondo editoriale.