L’esempio come guida: il messaggio di Zanetti al Festival del Lavoro
“Cultura dell’esempio e del lavoro, rispetto, senso di apparenza, responsabilità e spirito di sacrifico: bisogna dare l’esempio. Mostravo ai miei compagni di squadra con i fatti il cammino da seguire, e loro mi seguivano perché ragionavo per il bene comune. Oggi faccio lo stesso con i colleghi in altre vesti”. Con queste parole, Javier Zanetti, bandiera dell’Inter e ora vicepresidente del club, ha espresso la sua filosofia di vita e di lavoro al Festival del Lavoro a Firenze, durante un’intervista con Rosario De Luca, Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro.
Zanetti, classe ’73, ha raccontato la sua esperienza di calciatore, sottolineando l’importanza del lavoro di squadra e del rispetto reciproco. La sua leadership, caratterizzata da un forte senso di responsabilità e dedizione, ha ispirato i suoi compagni di squadra, guidandoli verso successi straordinari.
Da calciatore a manager: la nuova sfida di Zanetti
“Quando l’Inter mi ha chiesto di diventare il vicepresidente ero molto felice, ma mi resi conto della grande responsabilità – ammette l’argentino -. Si stava chiudendo un percorso calcistico lungo 25 anni e ne stava iniziando un altro da zero e mi sono dovuto preparare”.
Dopo aver appeso gli scarpini al chiodo nel 2014, Zanetti ha scelto di intraprendere una nuova carriera, non come allenatore, ma come manager. “Tanti ex calciatori fanno gli allenatori, mentre io volevo fare il manager – spiega Zanetti – con una visione più ampia, a 360 gradi e sapevo che mi sarei dovuto preparare, avrei dovuto studiare. Ho iniziato un percorso di formazione alla Bocconi dove continuo a studiare e sto imparando tanto”.
Un impegno costante per la crescita e il successo
Zanetti, che ha collezionato 858 presenze con l’Inter, vincendo cinque scudetti, quattro Coppe Italia, quattro Supercoppe Italiane, una Champions League, un Mondiale per club e una Coppa Uefa, dimostra ancora una volta la sua dedizione al successo. La sua decisione di dedicarsi allo studio e alla formazione, pur essendo già un’icona del calcio mondiale, sottolinea la sua profonda ambizione di raggiungere nuovi traguardi e di dare un contributo significativo al club che lo ha visto protagonista per oltre due decenni.
“Mi sento utile per il mio club in diverse aree che prima neanche conoscevo” conclude Zanetti, dimostrando la sua volontà di impegnarsi a fondo in questo nuovo ruolo, con la stessa passione e determinazione che lo hanno contraddistinto in campo.
Considerazioni personali
L’intervista di Zanetti è un esempio di come il successo sportivo non sia solo frutto di talento e di abilità, ma anche di impegno, sacrificio e costante ricerca di crescita. La sua decisione di intraprendere un percorso di formazione per affrontare una nuova sfida professionale dimostra la sua intelligenza e la sua volontà di non fermarsi mai. Zanetti, con la sua esperienza e la sua mentalità vincente, rappresenta un modello positivo per tutti coloro che desiderano raggiungere il successo in qualsiasi campo.