La città che non c’è: un viaggio nella memoria e nei desideri
Yu Hua, uno degli scrittori cinesi più tradotti al mondo, torna con un nuovo romanzo, “La città che non c’è”, pubblicato in Italia da Feltrinelli. Il libro è un viaggio nella Cina di inizio Novecento, un’epoca di caos sociale e politico, in cui l’impero millenario volge al termine, dilaniato da lotte intestine.
La storia si svolge a Wencheng, una città che non esiste sulla mappa geografica. Un uomo del nord arriva in questa città del sud sotto una bufera di neve, con una bambina in braccio, alla ricerca della madre della piccola e di una città che non c’è. Ma Wencheng è anche una metafora, un luogo che rappresenta la nostalgia per un passato perduto e il desiderio di ritrovare se stessi.
Il romanzo è un’epopea di storie di uomini e donne, di mestieri antichi e scomparsi, che si intrecciano con la storia principale. Yu Hua riesce a creare un mondo vivido e realistico, con personaggi complessi e sfumati, che incarnano le contraddizioni e le sfide di un’epoca di grandi cambiamenti.
Le contraddizioni della Cina e il rapporto con l’Europa
In “La città che non c’è”, Yu Hua esplora le contraddizioni della società cinese, dalla fine di un impero millenario al presente, dove il modello di sviluppo economico è giunto a un punto di svolta.
Lo scrittore osserva con lucidità i cambiamenti in atto, come il problema della disoccupazione intellettuale, e la difficoltà di trovare un lavoro per i tanti studenti universitari.
Il rapporto con l’Europa è un tema complesso, che Yu Hua affronta con cautela. Secondo lui, le relazioni tra Europa e Cina sono in realtà relazioni tra la Cina e ogni singolo Paese europeo, con interessi nazionali che prevalgono su quelli europei.
Un’infanzia raccontata in racconti autobiografici
Yu Hua, oltre a essere un romanziere di successo, è anche un autore di racconti. Attualmente sta lavorando a un nuovo libro, composto da racconti autobiografici, che riguardano la sua infanzia e quella di suo figlio. Il libro, che uscirà a capitoli, sarà una sorta di viaggio nel tempo, in cui le loro storie d’infanzia si intrecciano.
Questa nuova opera promette di essere un’ulteriore conferma della versatilità di Yu Hua come scrittore e della sua capacità di raccontare con delicatezza e profondità le esperienze personali.