Stelle hollywoodiane illuminano Cannes
Il Festival di Cannes, dopo aver accolto i miti del cinema Meryl Streep e Francis Ford Coppola, prosegue con un’ondata di divi da Oscar. Oggi, il red carpet è stato illuminato da Emma Stone, Richard Gere, Willem Dafoe, Kirsten Dunst, Jeffe Plemons, Margaret Qualley, Hunter Schafer, Demi Moore, Eva Longoria e Selena Gomez, solo per citarne alcuni.
Emma Stone e Yorgos Lanthimos, già coppia in “La favorita” e “Povere Creature!” (che ha regalato quest’anno a Stone il suo secondo Oscar come migliore attrice), tornano insieme per “Sfumature di gentilezza, Kind of Kindness”, un trittico di storie che esplora il tema del controllo e del libero arbitrio. Il film, girato a New Orleans nel 2022, presenta un cast che interpreta tutte e tre gli atti, mettendo alla prova lo spettatore. Emma Stone, che interpreta Rita, Liz ed Emily, sottolinea l’equilibrio precario tra il desiderio di essere amati e accettati e la voglia di essere liberi e in controllo di se stessi.
Richard Gere e Paul Schrader: una reunion storica
Un’altra reunion importante ha segnato la giornata: Richard Gere e Paul Schrader, coppia storica di “American Gigolo!” (1980), si ritrovano per “I Tradimenti (Oh, Canada!)”, basato sull’omonimo romanzo di Russell Banks. Il film, in concorso a Cannes, vede Gere interpretare Leonard Life, un intellettuale pacifista che, in punto di morte, accetta di raccontarsi in una lunga intervista televisiva che diventa confessione intima. Al suo fianco, Uma Thurman e il giovane Jacob Elordi.
Coppola: “L’America sta collassando”
Francis Ford Coppola, dopo la premiere di “Megalopolis” accolta da 7 minuti di applausi, ha espresso forti preoccupazioni per il futuro dell’America. “L’America sta collassando, rischiamo di perdere la Repubblica, così come è accaduto millenni fa a Roma. Potremmo avere lo stesso destino”, ha dichiarato, denunciando la tendenza verso una tradizione neo-destra e fascista. Coppola, che ha annunciato la scrittura di un nuovo film, ha parlato di Donald Trump e della pericolosità di un ritorno al passato.
Un’omosessualità difficile al Delta del Danubio
Il terzo film della giornata, “Trois kilomètres jusqu’à la fin du monde” del romeno Emanuel Parvu, affronta la storia difficile di un giovane omosessuale sul Delta del Danubio. Il film, con la sua atmosfera cupa e realistica, si inserisce nel panorama del Festival di Cannes, offrendo un’ulteriore prospettiva sul mondo contemporaneo.