Un Met Gala tra le statue classiche
Il 13 e il 14 maggio, il polo museale dell’Università La Sapienza ha ospitato un evento unico: il primo Met Gala nella storia dell’ateneo. Organizzato dall’associazione studentesca Sapienza Futura, l’evento ha visto la realizzazione di una sfilata di moda sul tema del dualismo, un concetto ricco di sfumature e interpretazioni. La passerella, allestita tra busti, statue e reperti del Museo dell’Arte Classica di Sapienza, è stata resa possibile grazie alla direttrice del museo Claudia Carlucci e alla collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Roma e la Mam Maiani Accademia di Moda.
“Abbiamo scelto il tema del dualismo – commentano Luigi Federico e Beatrice Rufo, organizzatori dell’evento – per coinvolgere quante più aree di interesse possibili, viste le sue mille declinazioni. L’obiettivo è esortare gli studenti e le giovani menti a dare voce alle loro passioni e idee attraverso la moda. La moda è questo, è libertà, espressione, personalità, arte e talvolta dualità.”
Un seminario per approfondire il dualismo nella moda
Il tema del dualismo è stato affrontato anche in un seminario, arricchito dalla presenza di esperti del settore. Tra gli ospiti, Gaetano Aloisio, presidente dell’Accademia Nazionale dei Sartori, la stilista Paola Buttiglione, l’artista visivo Paolo Emilio Cenciarelli, la presidente della Mam Maria Maiani, il docente dell’Accademia di Belle Arti Roberto Pietrosanti, e numerosi docenti dei corsi di laurea in “Scienze della Moda e del Costume” e “Fashion Studies”.
Il seminario ha offerto un’occasione di confronto e approfondimento sul ruolo del dualismo nella moda, esplorando le sue diverse sfaccettature e il suo impatto sulla creazione di nuove tendenze e sulla definizione di uno stile personale.
Sfilata di moda e creazioni d’archivio
L’evento ha coinvolto la Mam Maiani Accademia di Moda, che ha presentato una sfilata di 28 creazioni d’archivio sul tema del dualismo. Gli abiti, sfoggiati tra le statue classiche del museo, hanno offerto uno spaccato sulla storia della moda e sulla sua capacità di esprimere concetti complessi attraverso forme e tessuti.
La sfilata è stata accompagnata da una musica originale, composta per l’occasione dal compositore Massimo Zanetti, che ha contribuito a creare un’atmosfera suggestiva e a sottolineare il carattere innovativo dell’evento.
Un omaggio a Bernini: la creazione di Matteo Demuru
A concludere la passerella, due abiti ispirati al dualismo tra Apollo e Dafne, realizzati in omaggio a Gian Lorenzo Bernini dallo stilista emergente Matteo Demuru, laureando del corso Scienze della Moda e del Costume della Sapienza, in collaborazione con la stilista e docente all’Upter Eugenia Guidoni.
La scelta di omaggiare Bernini, uno dei più grandi scultori del Barocco, dimostra l’attenzione dell’evento per il dialogo tra arte e moda, e la capacità della moda di ispirarsi alla tradizione e al passato per creare opere contemporanee.