Il trasferimento di Forti dall’ICE all’Italia
Chico Forti, condannato all’ergastolo negli Stati Uniti per l’omicidio di Dale Pike, avvenuto nel 1998, è stato trasferito dall’ICE (Immigration and Customs Enforcement) a Miami, in attesa del suo rientro in Italia. La notizia è stata confermata da fonti vicine a Forti, che hanno precisato che il trasferimento è avvenuto dopo che il 65enne trentino ha siglato un accordo con un giudice federale statunitense per scontare il resto della pena nel suo paese d’origine. L’accordo prevede la conversione della sentenza statunitense da parte della corte d’Appello di Trento, che è stata già completata nelle scorse settimane.L’autorizzazione al trasferimento era stata annunciata dalla premier Giorgia Meloni durante la sua visita a Washington il primo marzo scorso. La notizia ha suscitato un forte interesse in Italia, dove Forti è sempre stato considerato un innocente dalla famiglia e dai suoi sostenitori. Le autorità italiane hanno lavorato per diversi anni per ottenere il suo rientro, che ora sembra finalmente essere a portata di mano.
Tempi di attesa per il rientro in Italia
Secondo fonti vicine a Forti, il rientro in Italia potrebbe avvenire nel giro di due o tre settimane. Tuttavia, alcuni esperti ritengono che potrebbero essere necessari 4-5 mesi per completare la procedura. La media di attesa per la consegna dopo la sentenza italiana di riconoscimento di quella straniera è di 4-5 mesi. La differenza di tempistica potrebbe essere dovuta alla complessità delle procedure burocratiche e al tempo necessario per organizzare il trasferimento.Nonostante le incertezze sulla data esatta del rientro, è chiaro che il processo è in fase avanzata. La firma dell’accordo con il giudice federale statunitense e il trasferimento dall’ICE rappresentano passi decisivi verso la conclusione di questa lunga battaglia legale.
La vicenda di Chico Forti
Chico Forti è stato condannato all’ergastolo in Florida nel 2000 per l’omicidio di Dale Pike, avvenuto il 15 febbraio del 1998. Forti ha sempre sostenuto la sua innocenza, accusando le autorità statunitensi di averlo incastrato. La sua vicenda ha suscitato un forte interesse in Italia, dove è sempre stato considerato un innocente dalla famiglia e dai suoi sostenitori.Nel corso degli anni, sono state avanzate diverse teorie sul caso Forti. Alcune ipotesi suggeriscono che Forti potrebbe essere stato vittima di un complotto o di un errore giudiziario. Altri sostengono che il processo sia stato condotto in modo non equo, con l’accusa che avrebbe omesso prove a favore di Forti. Nonostante le numerose richieste di revisione del processo, la condanna è stata sempre confermata.La vicenda di Chico Forti è stata oggetto di numerose inchieste giornalistiche e di un libro scritto dal giornalista Maurizio Torrealba, che ha raccolto testimonianze e documenti che, secondo lui, provano l’innocenza di Forti. La storia di Forti ha ispirato anche un film, “L’ultimo uomo” di Marco Risi, che racconta la sua storia e le sue lotte per ottenere giustizia.