L’Authority: la Figc ribadisce le proprie perplessità
Il decreto sull’Authority continua ad alimentare il dibattito nel mondo del calcio italiano. Mentre gli uffici del ministro Abodi lavorano alacremente ad una nuova bozza, la Figc si mantiene ferma sulle proprie posizioni, pur non essendo contraria agli obiettivi di sostenibilità del sistema e di salvaguardia dell’equa competizione perseguiti dal governo. Il problema, secondo la Federazione, è lo strumento scelto per raggiungere questi obiettivi.
“Non è un arroccamento della federazione – ha spiegato il presidente Gabriele Gravina – ma la storia della Covisoc parla chiaro: ha funzionato e funziona. E’ terza e autonoma. Si può migliorare? Certo e lavoriamo per questo, ci auguriamo che però avvenga nel perimetro dello sport. Noi ci riconosciamo nel massimo organismo che è il Coni e auspichiamo che possa formulare un’ipotesi di miglioramento da proporre ad Abodi”.
La Figc ha inviato al ministro Abodi la versione del decreto del 3 maggio, ribadendo la sua contrarietà al testo. La Uefa e la Fifa, che avevano richiesto chiarimenti urgenti entro il 13 maggio, hanno a disposizione solo questa versione non aggiornata, alimentando ulteriormente le tensioni e la situazione di stallo.
Aia: un nuovo modello elettorale al centro del dibattito
Sul fronte Aia, la tensione è palpabile. La proposta di un nuovo modello elettorale per il presidente dell’assoarbitri, basato sul voto universale di tutti gli associati maggiorenni, ha innescato un acceso dibattito all’interno dell’associazione. Questo cambiamento significherebbe un passaggio dalla scelta politica dei responsabili di sezione al voto diretto da parte di circa 30.000 persone.
La proposta, inizialmente prevista per la votazione in consiglio federale, è stata rinviata su richiesta del presidente Aia, Carlo Pacifici, come ha annunciato il presidente federale Gravina. “Gli abbiamo concesso tempo, ma non c’è voglia di tornare indietro su principi che sono di ampia democrazia – ha sottolineato Gravina – L’obiettivo è quello di eliminare un conflitto di interesse in sede di elezione Aia e sui tempi vogliamo essere rapidi, per questo ho chiesto a Pacifici di vederci nei prossimi giorni, ma prima hanno bisogno di vedersi loro all’interno”.
La Figc ha sottolineato come all’interno dell’Aia esista una situazione politica che genera tensioni interne. Nonostante questo, Gravina ha riconosciuto le prestazioni positive degli arbitri in campo, ma ha sottolineato la responsabilità politica di valutare attentamente gli effetti di queste tensioni all’interno del sistema associativo degli arbitri.
Lega Serie A: due extracomunitari senza obbligo di sostituzione
Nel panorama calcistico italiano, una novità ha visto la luce: la Lega Serie A ha ottenuto l’approvazione della sua richiesta di poter schierare due extracomunitari senza obbligo di sostituzione. Questa decisione rappresenta un’importante vittoria per la Lega Serie A, che punta ad aumentare il livello di competitività del campionato italiano.