Una Tempesta Solare di Livello G4
Una forte tempesta solare, classificata come G4 (il secondo livello più alto sulla scala), è prevista per investire la Terra nella giornata di sabato 11 maggio. Il Centro di previsione meteorologica spaziale dell’agenzia statunitense NOAA ha aumentato il livello previsto per la tempesta, che potrebbe avere impatti significativi sulla rete elettrica, sui sistemi di navigazione satellitare come il GPS e sui satelliti e veicoli spaziali. Inoltre, la tempesta potrebbe rendere possibili aurore boreali visibili anche a basse latitudini.
“La tempesta potrà iniziare già oggi e proseguirà poi nella giornata di domani”, afferma all’ANSA Mauro Messerotti, docente di Meteorologia spaziale all’Università di Trieste. “Ma l’attività solare si manterrà intensa anche nel prossimo periodo, ci stiamo avvicinando al picco”. L’ultima tempesta G4 si è verificata infatti meno di due mesi fa, il 23 marzo 2024.
Le Cause della Tempesta Solare
La tempesta in arrivo è causata dall’intensa attività di un gigantesco gruppo di macchie solari, chiamato AR3664, che si estende per circa 200.000 chilometri, dunque 16 volte circa le dimensioni della Terra. Si tratta di una delle regioni più grandi e attive osservate in questo ciclo solare, che è iniziato nel dicembre 2019.
“La regione è caratterizzata da una grande complessità, con campi magnetici molto intensi che causano una situazione particolarmente instabile. È così grande – dice Messerotti – che è visibile anche ad occhio nudo, ovviamente sempre con un’adeguata protezione”.
Le Implicazioni della Tempesta Solare
Una tempesta solare, o geomagnetica, è un disturbo del campo magnetico terrestre, colpito dalle particelle ad alta energia emesse dal Sole che rendono elettricamente carico lo strato più esterno dell’atmosfera. A causa di questo fenomeno, le onde radio che viaggiano in queste zone perdono energia a causa di collisioni più frequenti con gli elettroni, e ciò ne causa il degrado o anche il completo assorbimento.
La tempesta in arrivo potrebbe causare diversi problemi, tra cui:
- Interruzioni nella rete elettrica
- Problemi ai sistemi di navigazione satellitare come il GPS
- Problemi a satelliti e veicoli spaziali
- Interferenze nelle comunicazioni radio
- Aumento della probabilità di aurore boreali visibili anche a basse latitudini
Un’Attività Solare Intensa
Negli ultimi giorni, il gruppo di macchie solari AR3664 ha emesso diversi potenti brillamenti solari. Nella giornata del 9 maggio, in particolare, ne ha prodotti due di classe X, la più elevata, rilevati dal satellite GOES-16 di NASA e NOAA alle ore italiane 11,13 e 19,44. A entrambi questi eventi sono associate le due espulsioni di massa coronale che stanno viaggiando verso il nostro pianeta.
A queste si aggiungono tre CME generate tra l’8 e il 9 maggio, il cui arrivo è sempre previsto entro l’11 maggio. “In tutto, cinque CME sono dirette verso la Terra”, conferma Messerotti: “Nel caso in cui si fondano tra loro, questo ovviamente renderà la tempesta geomagnetica ancora più intensa, ma è impossibile prevederlo”.
Un Fenomeno da Studiare
La tempesta solare in arrivo offre un’occasione preziosa per studiare il comportamento del Sole e del campo magnetico terrestre. Gli scienziati stanno monitorando attentamente la situazione e raccogliendo dati che serviranno a migliorare la nostra comprensione dei fenomeni spaziali e a sviluppare strategie di mitigazione dei loro effetti.
È importante ricordare che le tempeste solari sono un fenomeno naturale e imprevedibile. Mentre gli esperti sono in grado di fornire previsioni, la loro intensità e l’impatto sulla Terra possono variare.